Passa ai contenuti principali

Una casa è per sempre, anche dopo....

Le consulenze fanno parte del mio lavoro e molte volte si trasformano in piacevoli chiacchierate, oggi vi voglio raccontare una consulenza particolare e sicuramente unica. Un giorno entrò in agenzia una Signora anziana dai modi gentili, mi chiese di poterla aiutare in una sua trattativa in corso, aveva bisogno di essere consigliata. Mi resi disponibile, a me piacciono questi intermezzi nella routine d'ufficio e decisi di ascoltarla. Il tema fu inaspettatamente su dei loculi presso un cimitero Ligure, in fin dei conti sempre di "case" e dei relativi prezzi di vendita si trattava! Il nocciolo della questione era la stima e la validità di un'offerta e non pensiate che sia cosa spiccia. Due loculi per lo più vicini, in una cappella non si trovano sul mercato con facilità  e queste opportunità costano! La Signora nella trattativa rappresentava la parte acquirente e il desiderio di riposare in pace vicino al consorte era una necessità forte e voleva che fosse tutto organizzato.  Le diedi il mio parere e cordialmente ci salutammo, una settimana dopo si ripresentò, mi disse che aveva seguito il mio consiglio ed aveva concluso l'affare come desiderava. Per il disturbo, a suo dire, ma per me un piacere mi regalò una scatola di cioccolatini di quelli buoni. Li misi nel porta caramelle della mia scrivania e furono molto graditi dai miei clienti. Le consulenze molto spesso consistono per noi agenti del TEMPO che dedichiamo alla clientela molte volte a titolo gratuito, ma soprattutto sono occasioni per rafforzare dei rapporti e instaurarne di nuovi. 
A risentirci.
Regina

Commenti

Post popolari in questo blog

BOOM !

BOOM! Non feci in tempo e la porta sbattè violentemente dietro di noi, per un attimo pensai che mi cadesse il soffitto addosso, ringraziai il santo del giorno e mi guardai attorno. La proprietaria, una gentile signora in pensione, sorridendo mi fece strada tra gli scatoloni abbondonati chissà da quanto tempo. La polvere ricopriva ogni cosa, come spesso accade l'immobile era di famiglia, passato in successione ai figli e poi lasciato lì, fino a che la vendita diventi l'unica soluzione e che metta pace in famiglia. Vent'anni di porte chiuse, muri con l'impronta di quadri, imposte cotte dal sole e poi il freddo, quel freddo di tanti inverni senza calore.   Una bacchetta magica sarebbe stata la soluzione ma ahimè per quella ci sto ancora lavorando e allora un bel pennello con una latta di bianco era la primo passo, scatoloni, suppellettili e oggettistica in cantina, poi ordine e tanta pulizia. Voilà c'est parfait! Primo cliente, una coppia con adolescente al seguito ( n...

Toc Toc

Non vi  è mai capitato di avere un dejà vu? Penso proprio di sì,  è quella sensazione di aver già vissuto per la seconda volta un'esperienza o un  momento. Ricordi del passato o di un'altra vita passata o futura? Il mio   di dejà vu passa da un Toc Toc, il rumore che si sente mentre si bussa una porta... Era primavera, la mia stagione preferita,  fiori che sbocciano, tepore gradevole e poche zanzare, quel giorno dovevo recuperare un mazzo di chiavi di una casa, la proprietaria era fuori città, io avevo un appuntamento di vendita  e lei mi aveva indirizzata dalla sua vicina che ne custodiva una copia. La vicina viveva in una casa indipendente,  bianca con le imposte verdi, l'ingresso direttamente su strada. Ero davanti alla porta, il numero civico corrispondeva a quello indicatomi, come il nome sulla cassetta della posta, ma niente campanello, rimasi un po' sorpresa, sulla porta vi era un picchiotto sotto forma di anello. Bussai...Toc Toc, aspe...

In treno...

Sto guardando fuori da un finestrino del frecciarossa direzione  milano centrale, è  una mattina di luglio, l'aria condizionata non mi fa sentire il  calore del sole  che si avverte solitamente vicino alla vetrata. Non sono a mio agio, la fobia per i mezzi di trasporto mi tiene sempre in allerta, l'ansia pervade il mio corpo dalla punta dei piedi al capo, chiudo gli occhi con l'invana speranza che tutti passi in fretta, ma niente, li riapro, davanti a me c'e’ mio figlio, adolescente a cui  ho già rivolto decine di richiami per fargli indossare la mascherina, mi risponde che il cervello rifiuta l'idea. Punto e basta. Penso che l’adolescenza sia un periodo di nebbia in tutti i sensi. Cerco di ricordarmi io alla sua età, ma  meglio di no. Il motivo del viaggio per rientrare a casa dalle vacanze è  proprio lui  o meglio una festa di compleanno a cui non può,  a suo dire, mancare. Quattro giorni a casa e poi si ritorna per trascorrer...