Si ritiene che la Regina, nel gioco degli scacchi, sia il pezzo più importante, può muoversi sulla scacchiera come vuole, ma a volte per vincere la partita bisogna sacrificarla. Io non l'ho ancora fatto, sono una principiante, ma imparo in fretta, anche dagli errori. Di " scacco alla Regina " ne ho avuti in passato, uno anche di recente ma la partita è ancora aperta e spero tanto di poterla vincere, ma anche questa è un'altra storia, la mia per la verità, però giro pagina e vi racconterò una delle mie storielle da agente immobiliare. Qualche tempo fa chiusi una vendita di una casa, una villetta a schiera, un po' trascurata e da qualche tempo priva dei suoi abitanti, ideale per una nuova famiglia, ci volle del tempo prima che trovassi i clienti giusti e pensai di averli trovati. La proprietaria era una donna di una certa età, l'avevo contattata per propormi, lei abitava fuori città, si presentò con un duetto azzurro accompagnata dal compagno, un signore edu
BOOM! Non feci in tempo e la porta sbattè violentemente dietro di noi, per un attimo pensai che mi cadesse il soffitto addosso, ringraziai il santo del giorno e mi guardai attorno. La proprietaria, una gentile signora in pensione, sorridendo mi fece strada tra gli scatoloni abbondonati chissà da quanto tempo. La polvere ricopriva ogni cosa, come spesso accade l'immobile era di famiglia, passato in successione ai figli e poi lasciato lì, fino a che la vendita diventi l'unica soluzione e che metta pace in famiglia. Vent'anni di porte chiuse, muri con l'impronta di quadri, imposte cotte dal sole e poi il freddo, quel freddo di tanti inverni senza calore. Una bacchetta magica sarebbe stata la soluzione ma ahimè per quella ci sto ancora lavorando e allora un bel pennello con una latta di bianco era la primo passo, scatoloni, suppellettili e oggettistica in cantina, poi ordine e tanta pulizia. Voilà c'est parfait! Primo cliente, una coppia con adolescente al seguito ( n